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  RISCHIO LAVORO NOTTURNO  

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Si definisce LAVORO NOTTURNO il periodo di almeno sette ore consecutive comprendenti l’intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino:

  • Qualsiasi lavoratore che durante il periodo di turno svolga almeno tre ore del suo tempo e per un minimo di ottanta giorni lavorativi l’anno, di lavoro giornaliero impiegato in modo normale

  • Qualsiasi lavoratore che svolga durante il periodo notturno almeno una parte del suo orario di lavoro secondo le norme definite dalla contrattazione collettiva

Il lavoro notturno è da non sottovalutare come rischio poiché rappresenta una condizione di stress per l’organismo che sconvolge il normale ritmo del ciclo sonno /sveglia, in quanto il corpo potrebbe ribellarsi. A breve termine si può andare incontro a problemi di salute come:

  • Disturbi del sonno

  • Problemi digestivi

  • Aumento di peso

  • Stress e cattive abitudini

  • Problemi ormonali

  • Problemi cardiovascolari

È obbligatorio effettuare la sorveglianza sanitaria ai lavoratori che svolgono lavoro notturno, in quanto il lavoratore deve essere ritenuto idoneo dal medico competente.

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Nell’esame obiettivo generale comprendente le misurazioni di pressione arteriosa, peso e altezza, il medico può decidere di approfondire l’esame predisponendo l’ECG di base, prelievi ematici specifici e visita cardiologica.

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Nell’ambito del giudizio di idoneità devono essere considerati:

  • Età superiore ai 45-50 anni

  • Patologie respiratorie croniche

  • Diabete

  • Disturbi visivi

  • Terapie farmacologiche

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